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ELETTRONICA CUSTOM, DEGLOBALIZZAZIONE E SECOND SOURCE DA G.R. ELETTRONICA.

21 SETTEMBRE 2020
 

Il lockdown (a causa della globalizzazione dei mercati) ha messo in crisi a tutti i livelli, il sistema di gestione degli approvvigionamenti dei materiali di molte aziende; alcuni fornitori hanno dovuto chiudere, altri erano parzialmente operativi, con il risultato di avere componenti difficilmente reperibili, lo stravolgimento delle date di consegne   e l’annullamenti degli ordini.

Questa situazione ha messo in pressione il nostro sistema produttivo e in crisi gli anelli più deboli della catena di fornitura, con il risultato di mettere in difficoltà l’intera filiera produttiva

G.R. Elettronica affronta continuamente la competizione con i fornitori del Far East, perseguendo l’obbiettivo di un ritorno della produzione in Italia (deglobalizzazione) o di un ruolo di second source, per quantità medie (5-100.000pz) di schede elettroniche da produrre.

In sinergia con il cliente, forti della nostra consolidata esperienza tecnica e con capacità commerciale di buy word wide, riusciamo ad ottenere il migliore compromesso tecnico ed economico sui prodotti di elettronica custom.

Questo ci ha permesso in più di un caso, di potere riportare la produzione di schede elettroniche in Italia senza aggravio economico, considerando anche i costi nascosti quali: flessibilità sulla gestione di ordini a programma (scheduling anche 18 mesi), vantaggi della logistica corta, tempi di consegna celeri, controllo del prodotto, pagamenti non anticipati, assistenza post-vendita.  Tutto questo aggiunto ad esperienza e professionalità permette di dare un valore aggiunto alla fornitura che spesso fa vincere la nostra offerta.

La strategia economica degli anni 2000 aveva perseguito la strada della globalizzazione come unica soluzione per rimanere competitivi sul mercato, sia dal punto di vista dei costi che dal punto di vista della tecnologia.

Per la realtà italiana è stata più una delocalizzazione di natura economica, dove si è scelto di realizzare le produzioni di medio o alto volume, presso fornitori orientali sfruttando la loro capacità: produttiva, logistica, e tecnologia, ma soprattutto sfruttando i bassi costi del prodotto.

Questo ha portato a far perdere alla economia occidentale più di un traguardo, limitandone la crescita sia tecnologica, che di capacità produttiva, e consegnando ad altri le redini economiche e strategiche del mercato.

Ora molte aziende stanno guardando con un certo interesse alla rivalutazione di realtà locali riconsiderando aspetti quali tempo di approvvigionamento, logistica corta, In modo da avere fornitori o second source che possano concorrere in una reale sinergia nella filiera, dove vengano condivisi gli aspetti organizzativi e di approvvigionamento per garantire la continuità di fornitura, riconoscendo un valore alle economie locali.

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